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Salvatore Pizzo
- 06/05/2023 01:58:00
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Si,è nato davvero, da qualche decennio, un nuovo linguaggio: le vittime non sono più tali, bensì sono effetti collaterali. I rapimenti internazionali, a scopo di torture, sono chiamati "resa". La guerra invece può essere una "operazione speciale", "libertà duratura", "Forza Alleata"...e le bombe intelligenti? Quando mai una bomba ha dimostrato la sua intelligenza? ...
Versi molto intensi e sentiti, grazie.
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Franca Colozzo
- 28/04/2023 18:05:00
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Caro Giorgio, rispondo brevemente alla tua email che condivido qui senza problema alcuno per me, data l’eleganza compositiva di ogni tuo scritto che ti connota:
"Gentile Franca Colozzo ho sempre molto apprezzato i tuoi interventi e i tuoi commenti ai miei scritti, tuttavia la tua citazione (ultima riga della e-mail) mi dice di non assecondare quella che sembra anche la tua convinzione. Non solo Die esiste e nel corso della mia esperienza di vita, assai lunga, ne ho più volte avuto conferma, ma è al segno di Pace che dobbiamo guardare con fermezza in questo particolare momento storico in cui siamo chiamati a investire sulla sua piena validità, e dobbiamo farlo per il futuro delle giovani generazioni, delle altre creature umane che verranno al mondo, di questo nostro mondo unico e solo (è scientificamente provato) che andiamo distruggendo. Altrimenti, mi chiedo e ti chiedo, perché togliere a tutti loro l’illusione della Pace, ma allora togliamogli pure l’Amore, la Vita stessa, perché tutto è illusione, non trovi? Alla fine tutti noi saremmo vissuti per quel ’niente’ e/o quel ’nulla’, come preferisci chiamarlo, mentre invece assecondiamo uno scopo ben più alto che non va dimenticato, cui la nostra sopravvivenza proclama: siamo particelle di Dio nella creazione di ogni cosa, pensa anche di quel ’nulla’ che tu reclami. Semmai è la stupidità umana cui siamo relegati, che non accettando la Sua assenza/presenza in ogni cosa, non ancora s’avvede della Sua e Nostra grandezza.
Cordialmente. GioMa"
Dal canto mio, caro Giorgio, sono ultra convinta dell’esistenza di Dio, avendone ricevuto tante manifestazioni e prove, ma sono gli esseri umani che ne fanno deprecabile uso e, in nome Suo, commettono le più atroci efferatezze. Questo era, anche se espresso poco chiaramente alla fine, il mio messaggio. Salvifico Dio, che tanto ha fatto per noi, ma inutilmente.
Sono perfettamente d’accordo con il tuo pensiero e, in nome di esso, ogni giorno porto avanti le mie piccole battaglie per la pace, non solo dalla postazione davanti al mio PC, ma nella vita pratica aiutando i più bisognosi.
https://www.change.org/p/ant%C3%B3nio-guterres-europe-for-peace-europa-per-la-pace
Grazie del tuo bel commento che mi onora. Ogni tuo scritto, prosa o poesia, aggiunge sempre un nuovo tassello di speranza alla nostra vita e un raggio di sole allo squallore che ci circonda.Il male sembra prevalere sul bene, oggi più che mai. Pertnanto, t’invito a leggere la mia "Apocalisse di Giovanni": https://www.academia.edu/74146154/THE_APOCALYPSE_OF_JOHN
Cerchiamo di unire le nostre forze per raggiungere le più alte vette dell’amore umanitario, essendo tutti noi tante gocce d’acqua dello stesso immenso oceano dell’umanità.
Ti auguro una buona serata ed un sereno weekend.
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Franca Colozzo
- 26/04/2023 00:38:00
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Non c’è ragione all’infamia di ogni guerra, non c’è silenzio accettabile da parte di chi finge di ignorare, mentre l’atmosfera di bagordi sembra coprire con un velo le menzogne che ci hanno raccontato finora.
Non c’è ragione, se non quella nascosta e camuffata dai media, mentre la storia riavvolge il suo misero rincorrersi di eventi e la tragedia umana mai s’arresta. Il male imperversa e non c’è scampo per donne e bambini, fragili e anziani.
L’illusione della pace, solo a parole invocata, s’arresta sul fronte degli interessi. Non c’è un Dio salvifico, ma solo tempesta.
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Rosetta Sacchi
- 25/04/2023 20:13:00
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Pienamente condiviso questo testo poetico dell’autore Giorgio Mancinelli.
A sentire il mondo politico e non solo, tutti vogliono la pace, invece pare che tutti vogliano la guerra.
Una guerra che non comprenderò mai, una guerra che non ha un perché.
La guerra non si può spiegare. Non serve un perché agli occhi di un bambino o allo sguardo di un soldato o al dolore di una madre, vittime delle atrocità e degli orrori della guerra. Serve solo un’unica decisione ( lo definirei, “bagliore intelligente” ) da parte di chi decide della vita degli altri.
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